Giuseppe Guiotto, fotografo
Guiotto:
“Viajar discanta ma chi parte mona, mona el resta”. (Anonimo).
intervistatori: .. speriamo che non sia vero .. che ognuno migliori uscendo
dal guscio ..
Guiotto: speriamo sì … mi piace viaggiare: per andare a vedere, per
cercare di capire, per allargare gli orizzonti
… le immagini che riporto a casa non aiutano solamente a ricordare ma
ancor più servono a riflettere con più calma sulle esperienze, sulle
sensazioni, sulle emozioni del viaggio, sugli incontri con persone nuove,
sui momenti vissuti e condivisi, anche se solo per pochi giorni in un
arricchimento continuo … certamente “tutto
scorre” e l’immagine fissata già subito dopo non esiste più, è
già falsa perché superata dal tempo e dalle situazioni … tuttavia, nei
periodi di effimero in cui viviamo, le immagini - del viaggio o di altro -
fermate dalla fotocamera che hanno certamente un significato soprattutto
per chi le ha realizzate e che rivive le emozioni vissute in quei momenti,
qualche volta vivono di vita propria e riescono a trasmettere anche ad altri,
altre e diverse emozioni o curiosità o interesse … in questo caso allora si
raggiunge un ulteriore obiettivo: hai comunicato, hai condiviso e compartecipato
una esperienza, hai stimolato una riflessione, un dialogo, hai risvegliato o
incoraggiato il desiderio di conoscere, di “discantarse”.
interv:
.. reportage di genere solo naturalistico?
Guiotto: no mi piace anche fotografare l’ambiente cioè quello che
l’uomo ha realizzato nel territorio, l’ambiente antropizzato, nel quale
l’uomo, con la sua intelligenza, con la sua creatività, con la sua capacità
di fare, di costruire, è riuscito a migliorare – quando non lo ha deteriorato
o alterato - lo stesso
ambiente, a renderlo vivibile per sé … ha coltivato terreni, ha costruito
case, fattorie, palazzi, città .. ma a volte è stato anche capace di deturpare
e rovinare l’ambiente in cui vive praticando un uso stupido della libertà di
fare .. e anche di questo è giusto dare documentazione e testimonianza …
perché proprio all’interno di questo habitat l’uomo comunica, conosce,
gioca, lavora, compartecipa situazioni tristi o felici: vive .. sono questi
momenti che mi piace riprendere, fermare, descrivere in immagine, per catturare
e trattenere quell’attimo in cui la scintilla dell’intelligenza umana si
manifesta … e in questi momenti ricordo spesso il verso di Dante: “fatti
non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza”.