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Presentazione / Info:

Questo sito è una presentazione di Tempografie, un genere di fotografie inventate e realizzate dal '70 ad oggi da Loris Lorenzini.

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Alcune considerazioni su gruppi di Tempografie:

OI    OI10    SpartitoGlass01    e le altre simili.

Sono da un pò di tempo attratto dall'idea di mostrare lo ZERO e l'UNO. Essi sono l'elemento fondamentale di molti concetti importanti:
    - L'informatica li usa come base sulla quale appoggia la sua struttura, (se non ci fosse l'informatica non vedresti questa pagina), ed in realtà ciò che viene trasmesso tra i computer sono solo una serie di Zero ed Uno.
    - Il concetto di Zero non è naturale mentre quello di Uno si (Lo Zero è stato inventato da poco mentre l'Uno è innato in ognuno).
    - Sono il simbolo dell'assenza e della presenza. Dell'esistenza e della non esistenza. Del pieno e del vuoto.
    - I filosofi ed i matematici hanno scritto milioni di parole su di essi.
    - Messi accanto possono esser letti come numeri o parole , OI oppure IO che a sua volta può esser letto come "dieci" oppure "io"
    - Nel mio dialetto "Zero uno" significa letteralmente "Ero qualcuno".
In queste foto ho inserito dei riferimenti alla musica minimalista ed iterativa di Philip Glass, ispirandomi agli spartiti originali che ho fortunosamente fotografati dal vero, e che ho scoperto essere estrememamente sintetici, (mezzora di concerto in una facciata).
L'iterazione dello spartito si somma a quello delle note che sono rappresentate da Zero e Uno, espressi con una scala di grigi a seconda della loro intensità o volume, sono inoltre presenti anche come trasparenze ed in dimensioni enormi a sottolineare la tridimensionalità della sua musica (l'arte più astratta che esista... appena prodotta svanisce).

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Ho poi realizzato una serie di tempografie:

Duchamp    SelfPortraytManRay    e altre simili...

nelle quali la realtà si somma alle elaborazioni tempografiche e le trasforma. In esse la tecnica è particolarmente delicata perchè è necessario combinare esattamente i tempi di esposizione della foto di fondo con quelli degli interventi tempografici.

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Un altro genere è quello della scrittura:

                                              RO    LaszloMoholyNagy    e altre simili...

nel quale una macrofotografia di una scrittura viene ingrandito e combinato con la tecnica tempografica.
La sua realizzazione è lunga ma più facile di quella precedente, perchè i segni delle lettere hanno una sola tonalità.

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Ci sono poi foto come questa di 2,40 metri per 1 metro :
Claudia Sella 1984

in cui, nel 1984, ponevo i soggetti stesi a terra e con una luce ne proiettavo l'immagine sulla carta sensibile... era la forma più vicina al "Realismo" e allo stesso tempo all' "Astrattismo" che si possa desiderare.

Come dice Claudio Marra, con queste foto si scopre che la fotografia ha in se le capacità espressive dell'arte realistica e della nuova
arte concettuale-astratta.

Simili espressioni sono ora riprese da nuovi talenti come Fabio Sandri, (mio conterraneo), che le hanno portate all'attenzione internazionale.

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E' noto che nessun monitor è in grado di riprodurre la gamma tonale di queste foto... bisogna vederle dal vero!
A presto.



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